Before the night

Ogni volta ci metto una vita a cercare un accendino. Eppure mi dico di tenerne sempre uno a portata di mano, ma poi puntualmente sparisce. Finalmente lo trovo e mi accendo una sigaretta appena rollata. L'ultima per oggi, poi devo necessariamente andare a dormire. Devo. Fuori c'è un vento che fa paura, e la stanza sembra circondata dai lupi, tanti sono gli spifferi che fanno entrare ululati di vento dalle finestre.

La televisione è accesa con il volume quasi al minimo, ma il segnale salta continuamente facendo diventare lo schermo blu. Dalle casse del portatile si diffonde musica a random, non so nemmeno il titolo di questa canzone.

I pensieri fluiscono, appaiono nella mente e poi si dissolvono senza soffermarsi troppo. Si stanno preparando per affollarsi tutti insieme non appena mi sarò infilata sotto il piumone. Sicuramente, quando avrò spento la luce, mi verranno in mente delle bellissime frasi, degne di essere ricordate, ma che ovviamente spariranno non appena il sonno si sarà impossessato di me. È il momento che più odio della giornata, quello appena prima di addormentarsi. Viene sempre in mente tutto quello che ci si è dimenticati di fare durante la giornata, ma che ormai è troppo tardi per realizzare. Ma anche se non lo fosse, a quel punto sono già troppo pigra per alzarmi e fare qualcosa. E così, rimandando sempre al giorno dopo, si affollano rimorsi e tornano alla mente vecchi rimpianti. 

Anche queste poche righe le avrei già dovute scrivere tempo fa, me ne ero proprio ricordata sotto le coperte. Ma ovviamente avevo rimandato, e poi rimandato ancora. Fino ad oggi.